Credo Amo Spero
Fede Speranza e Carità spiegate da don Mario |
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Marcianum Press |
A Pasqua, 200 poveri a tavola! |
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NON E' UN PESCE D'APRILE ! Il tutto è stato documentato da un servizio di Canale 10 e da un reporter de Il Messaggero/Cronaca di Ostia in edicola il 2 aprile 2010. Abitare a Roma.net riporta la notizia qui I mensili locali ZEUS e LA GAZZETTA DI CASALPALOCCO hanno riservato uno spazio nelle loro edizioni di Aprile.
Giovedì santo 1°aprile, "il sacro e il profano" si sono incontrati nei locali del Centro di formazione giovanile “Madonna di Loreto – Casa della Pace” fondato più di 30 anni fa da don Mario Torregrossa ed ora sotto la guida di don Fabrizio Centofanti, suo braccio destro per decenni. 200 poveri hanno vissuto un giorno da re, serviti dai giovani del Centro che hanno dato loro la sicurezza di non essere soli ed abbandonati e riacceso la speranza di una vita migliore. Fin dal primo pranzo offerto in occasione del Natale 1982, Don Mario aveva raccomandato ai ragazzi di allora: “Siccome questa iniziativa deve essere una prima realizzazione di comprensione nostra dell’amore di Dio verso di noi e attraverso di noi verso i poveri, questo pranzo deve essere il miglior pranzo che voi avete organizzato in casa vostra. Niente piatti di plastica, niente posate di plastica, niente tovaglioli di carta. Essi sono invitati al banchetto del Re, perché il Signore è il Re, e al banchetto del Re ci sono cose di qualità: niente scarti, niente avanzi e soprattutto non un modo di esserci con sufficienza.” Dal 1999 si è passati dal pranzo di Natale al pranzo di Pasqua, anche per dare un segno concreto di speranza di una “resurrezione” possibile dalle sofferenze ed angosce delle povertà umane. Il pranzo infatti non è solo un’iniziativa per dare da mangiare ai più bisognosi, ma è un’occasione per farlo secondo i criteri del Centro, cioè con fede, speranza e carità. Si trasforma, quindi, in una bella giornata di festa, che si conclude con la consegna della classica colomba e degli ovetti di cioccolata chiusi in una margherita colorata appositamente confezionata dai ragazzi del laboratorio artistico del Centro, con la partecipazione dei bambini di due classi elementari del quartiere Infernetto. |