Home Rassegna stampa Stampa locale Zeus - 07/97 n.10 - Un battesimo particolare
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È il 21 giugno, la gente rientra dal mare e la Colombo è intasata come al solito: abbiamo paura di arrivare in ritardo.
Nonostante tutto, nonostante il fuoco, nonostante il male che gli è stato detto e fatto, nonostante questo lui continua ad esserci.
Eccolo Don Mario, eccolo steso su quel letto che gli bruciano le gambe e le ferite delle mani e del cuore, eccolo che entra nella palestra della clinica S. Lucia gremita di persone, di bambini da battezzare, di genitori emozionati, di padrini e madrine da responsabilizzare.
Ecco gli applausi in piedi, eccolo che dal letto celebra il battesimo più emozionante al quale abbia mai assistito.
I bambini sono sei, tutti figli di gente delle nostre parti: Palocco, AXA, Acilia.
Ci sono tanti papà e mamme: Mario e Laura Vozzi genitori di Riccardo; Mauro e Alessandra Orlando genitori di Sara; Andrea e Giovanna Migani genitori di Samuele e Daniele (due gemellini); Claudio e Daniela Rasi genitori di Nicolò; Giampy e Donatella Passamonti genitori di Alessia.
E poi i padrini e le madrine, tutti giovani, tutti amici, tutti cresciuti lì, da Domma: Paola Benvenuti, Agnese De Santis, Stefano Vozzi, Flavia Trettel, io e mia moglie Claudia, Betta Bonvino, Emanuele Lancia, Stefano e Marilena Rasi, Claudia Gambini, Fabio Rosi.
Tutti amici, tutti insieme.


E iniziano i canti, ci si commuove, si cerca di capire cosa dice Domma attraverso quel suo esile filo di voce: “...Voi siete la generazione dell’Amore e questi sono i figli della generazione dell’Amore, fateli crescere nell’Amore...” ... e tante altre cose.
E ancora canti, i ragazzi del “Centro” che sostengono il coro fino all’ultima canzone e all’ultima preghiera. Poi, alla fine, Don Mario viene trasportato fuori e rientra nella sua stanza.
Lo accompagnano saluti, sguardi di commozione, lacrime di dolore, e occhi di incredulità di fronte a quell’uomo che sta soffrendo da morire da sette mesi.
Poi il rinfresco, qualche battuta, due risate, le solite prese in giro fra ragazzi ormai “grandi” che hanno passato gran parte della loro vita insieme.
È il 21 giugno, c’è stata la fila del rientro dal mare ma adesso la Colombo è vuota, possiamo rientrare con calma, accarezzando ancora le emozioni del pomeriggio e la nostalgia delle passeggiate passate a confrontarci camminando su e giù fuori dalla chiesa. Con Domma.

(di Paolo Migani)