Credo Amo Spero
Fede Speranza e Carità spiegate da don Mario |
Marcianum Press |
ECCO L'UOMO: romanzo di don Fabrizio dedicato a Domma |
Un appuntamento da non perdere quello del a "Più libri più liberi"presso la Sala Ametista di Palazzo dei Congressi dell'Eur con la presentazione del romanzo di Don Fabrizio Centofanti dedicato a Don Mario Torregrossa, il fondatore del nostro Centro.
a cura di Effatà Editrice (euro 13) collana «Il piacere di leggere» • 14 x 20,5 • brossura
Prossimamente, il regista Augusto Benemeglio coordinatore del GRUPPORECITAL2010 presenterà il libro nel teatro Don Mario Torregrossa ed in quella occasione il ricavato andrà a beneficio del Centro giovanile fondato da Don Mario stesso e delle attività gratuite che esso porta avanti a vantaggio dei giovani del vasto territorio del XIII Municipio di Roma A don Davide viene assegnata un’importante missione: raccogliere testimonianze sulla vita e l’opera di un sacerdote appena deceduto, don Mario Torregrossa. Fin dal momento in cui don Davide si pone sulle tracce di don Mario e del sacerdote che lo accompagnava, attraverso una geografia della fede, egli percepisce in sé il cambiamento, un’energia potente che lo fa sentire in sintonia col cosmo, una maggiore convinzione e perseveranza nella fede. È come se don Mario esercitasse un’influenza benefica su tutti coloro che l’avevano conosciuto e anche su chi, dopo la sua morte, si imbatte in lui. Sono rare le personalità di questo tipo, quelle che si confondono con l’umanità dei margini: sono sogni che danno significato all’esistenza, fasci di luce e calore che illuminano la via da percorrere. Ecco allora che occorre credere al potere dei segni, più che ai segni del potere, come oggi viene naturale, per fare propria la lezione di don Mario e recitare con lui l’atto di fede, amore, carità: «Io credo, io spero, io amo». UNO STRALCIO DAL LIBRO: Descriveva un pellegrinaggio guidato da don Mario al santuario di Loreto; per l’occasione egli aveva chiesto a due sposi di vestirsi come nel giorno del loro matrimonio. Un genitore aveva suonato il sassofono appena oltrepassato il tunnel breve che immetteva nella piazza. Dopo il canto, tutti avevano ripetuto una frase a voce sempre più alta: «Io credo, io spero, io amo». POTETE VIVERE QUESTI MOMENTI, GUARDANDO IL FILMATO LINKATO QUI |