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Tante persone e ragazzi del Centro di formazione giovanile Madonna di Loreto hanno voluto essere presenti il 5 maggio nella chiesa di San Carlo da Sezze alla Madonnetta, per ricordare don Mario Torregrossa, nel giorno in cui avrebbe compiuto 65 anni. "Un santo sacerdote che lascia una grande eredità di fede, speranza e carità", lo aveva definito a gennaio il cardinale vicario Agostino Vallini durante il rito funebre, ricordandone le catechesi (che verranno pubblicate il prossimo dicembre) ma anche il suo impegno per i poveri e per i giovani del Centro di formazione, da lui fondato nel nostro quartiere. In qualità di ex giovane del Centro, ora inserita nella comunità di animazione dello stesso, vi ricordo un nuovo appuntamento in memoria di Don Mario: il prossimo 14 giugno, per la Festa del suo Centro, mentre a lui indirizzo questa lettera che ho scritto il 30 dicembre, giorno in cui ci ha lasciato.
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La mattina del 9 aprile scorso i ragazzi del Centro di Formazione Giovanile Madonna di Loreto, coordinati dai propri animatori e con l'ausilio della comunità parrocchiale di San Carlo da Sezze, hanno servito il pranzo di Pasqua a circa 200 amici meno fortunati, ospitandoli nei locali adiacenti alla parrocchia della Madonnetta. Si tratta di un pranzo speciale e di un appuntamento che ormai si ripete da anni, ma stavolta al Centro ci tenevamo in modo davvero particolare. E' il primo che viene organizzato dopo la morte di Don Mario, ideatore di questo evento tanto atteso, nonché nostro formatore e guida spirituale per molte persone del quartiere. Erano giorni che c'era fermento: ragazzi ed adulti si aggiravano nel salone, luogo del ricevimento, come api laboriose intente ad allestire i tavoli con fiori ed addobbi pasquali, apparecchiare con il servizio migliore, secondo l'insegnamento ricevuto da Domma (come siam soliti ricordarlo) attraverso la sua Catechesi sulla Carità. “Il pranzo non è solo un'iniziativa per dare da mangiare ai più bisognosi, ma è un'occasione per farlo secondo i criteri del Centro, cioè con fede, speranza e carità“ spiega don Fabrizio Centofanti. Fin dal primo pranzo offerto in occasione del Natale 1982, Don Mario aveva raccomandato ai ragazzi di allora: "siccome questa iniziativa deve essere una prima realizzazione di comprensione nostra dell’amore di Dio verso di noi e attraverso di noi verso i poveri, questo pranzo deve essere il miglior pranzo che voi avete organizzato in casa vostra. Niente piatti di plastica, niente posate di plastica, niente tovaglioli di carta. Essi sono invitati al banchetto del Re, perché il Signore è il Re, e al banchetto del Re ci sono cose di qualità: niente scarti, niente avanzi e soprattutto non un modo di esserci con sufficienza". Ecco quindi che nel menù si leggono elencate tante gustose portate, dall'aperitivo al dolce, servite con il sorriso ed anche con l'intrattenimento musicale in giro per i tavoli. Il pranzo si è protratto a lungo diventando una bella giornata di festa, conclusasi con la consegna della classica colomba e degli ovetti di cioccolata chiusi in una colorata farfalla appositamente confezionata. Piccole cose, ma che diventano importanti, specialmente perché l'evento non si esaurisce qui, ma prosegue nel corso dell'anno con l’appuntamento del lunedì in cui è possibile approfondire la conoscenza di questi amici più poveri.
Margherita De Donato |
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Rappresentazione teatrale: Un marito per mia moglie Compagnia Teatrale ORO EXTRAFINO
A grande richiesta, dopo il successo ottenuto con la prima rappresentazione lo scorso 21 febbraio, la Compagnia Teatrale ORO EXTRAFINO, ha riproposto in scena al Teatro del Centro Madonna di Loreto, presso la Chiesa Parrocchiale di San Carlo da Sezze, la commedia brillante in tre atti Un marito per mia moglie. Gli attori e la regista Annamaria Migani hanno così voluto rendere omaggio alla memoria di Don Mario, fondatore del centro stesso, scomparso lo scorso 30 dicembre, che aveva assistito ad ottobre alla sua prima messa in scena, apprezzandola enormemente. Il ricavato della serata, ad offerta libera, è stato interamente devoluto per la realizzazione della casa dormitorio per i poveri, di cui Don Mario era promotore.
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Abbiamo incontrato la regista della commedia Un marito per mia moglie, Annamaria Migani, per chiederle informazioni e curiosità sulla compagnia teatrale ORO EXTRAFINO e sulle sue future attività.
Quando e come è nata la compagnia? Tutto è partito dalla volontà di don Mario Torregrossa, che noi tutti affettuosamente chiamiamo Domma. Fu lui ad avere l’ispirazione di creare un Centro di formazione per i giovani. Inizialmente su richiesta del Cardinal Ugo Poletti, venne fondata la Chiesa di San Carlo da Sezze e successivamente nel 1993, il centro stesso. Come educatrice mi sono affidata a Don Mario e sotto la sua guida ho iniziato a collaborare alle varie attività. La Compagnia teatrale è nata in quest’ambito ed oggi, tra le altre cose, mi occupo anche della realizzazione di spettacoli teatrali.
Avete la fortuna di avere a disposizione un bel teatro per le prove e le esibizioni. In effetti è vero. Purtroppo in pochi lo conoscono, ma sappiamo che è stato apprezzato persino da Gigi Proietti. E’ una piccola perla, un teatro molto grazioso e nemmeno troppo piccolo viste le rappresentazioni che vi si svolgono. Ne siamo molto orgogliosi.
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ACILIA - Si sono svolte ieri mattina le esequie del sacerdote che nel novembre del '96 fu vittima del gesto di un folle che lo cosparse di benzina riducendolo ad una torcia umana. Da quel momento è stato un calvario. La funzione è stata celebrata dal cardinale vicario Agostino Vallini
San Carlo da Sezze gremita per i funerali di don Mario
L'ultimo saluto al religioso che aveva dedicato la sua vita ai più deboli
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