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Zeus - 11/05 n.101 - Il nuovo parroco di S.Carlo da Sezze Stampa E-mail

Il nuovo parroco di San Carlo da Sezze è don Fabrizio Centofanti.
Domenica 30 ottobre 2005 è stata una domenica diversa dalle altre. Nella Parrocchia di San Carlo da Sezze, alla Madonnetta, in via di Macchia Saponara, alla fine della celebrazione delle 11,30, prima che il coro intonasse l’ultimo canto, il diacono si è avvicinato al microfono dell’ambone e ha dato l’annuncio. Ora il nuovo parroco della parrocchia di San Carlo è don Fabrizio Centofanti. Era tanto tempo che le messe presiedute da don Fabrizio e le sue lezioni di approfondimento della parola di Dio registravano un notevole incremento di persone che si avvicinavano sempre più interessate e attratte dalle sue omelie e dai suoi insegnamenti. Ora Fabrizio è parroco e di questo siamo tutti contenti. (forse lui un po’ meno, vista la mole di lavoro che gli pioverà addosso).
Ma don Mario? A don Mario è stato affidato l’incarico che forse più ama: quello di potersi dedicare interamente alla formazione dei giovani. È divenuto infatti il direttore “a tempo pieno” del Centro di Formazione Giovanile Madonna di Loreto – Casa della Pace, da lui stesso fondato alla fine degli anni ’70 e che nel corso di quasi tre decenni ha formato tantissimi giovani, facendo scoprire loro che l’unica via che porta alla felicità è Gesù Cristo e che attraverso la sua parola si può diventare uomini nuovi che sanno dire “io credo, io spero e io amo”.

Negli ultimi tempi i giovani stanno latitando un po’: allora questo piccolo articolo diventa anche un veicolo per invitare tutti i giovani, dai 10 ai 25 anni, a venirci a trovare. Insieme potremo giocare, divertirci, studiare, pregare e crescere. Vi aspettiamo al “Centro Giovanile”.
Ma tornando a domenica 30. L’emozione dell’annuncio era palpabile e mentre l’assemblea veniva colta di sorpresa e spiazzata come da un rigore tirato senza rincorsa, don Fabrizio riconosceva a don Mario il merito della sua formazione e accompagnato da una visibile commozione rivelava davanti a tutti che per lui Domma è stato un secondo padre. Ha anche avvertito la gente di non stupirsi se a qualche celebrazione in cui di norma deve presiedere il parroco vedremo al centro ancora il nostro don Mario Torregrossa.
Gli donerà il suo nuovo posto.
Perché gli vuole bene.

(di Paolo Migani)