| Radio Vaticana - 02/01/2009 - Il card.Vallini celebra il funerale di don Mario |
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| Venerdì 02 Gennaio 2009 00:00 |
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Don Mario, giunto a Roma dalla sua Messina, ha iniziato tutto da un garage: poi un gruppo di famiglie ha ipotecato le proprie case ed è iniziata la costruzione della parrocchia e del Centro di formazione giovanile “Madonna di Loreto” di cui Giovanni Paolo II ha benedetto la prima pietra nel dicembre del 1987. Accoglieva tutti, aiutava tutti: aveva una grande fiducia nell’uomo, da alcuni scambiata per ingenuità: una fiducia ben fondata nella fede in Dio. E come ogni sacerdote di frontiera che fa il bene sempre, anche quando c’è chi ragionevolmente lo sconsiglia, ha avuto non pochi problemi e minacce. Un giorno, uno squilibrato gli ha versato benzina sul corpo mentre era in preghiera in Chiesa e gli ha dato fuoco. Il cardinale Vallini ha ricordato il perdono incondizionato di don Mario al suo aggressore. Quel fuoco ha accartocciato il suo corpo costringendolo su una sedia a rotelle. Don Mario voleva fare ancora tante cose. Ma ora era lui a dipendere dagli altri in tutto. Ha passato gli ultimi anni in fondo alla chiesa a confessare e a salutare, sempre col sorriso sulle labbra, pronto a dare parole di speranza, sempre innamorato della vita. Lascia in eredità il suo ultimo sogno: un dormitorio per i poveri che non hanno casa. Un dormitorio - diceva don Mario - in cui ogni povero abbia la sua stanza, perché avendo il meglio possa sentirsi veramente amato. |