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Abitarearoma.net - 01/01/2009 - E' nato in cielo Domma Stampa E-mail

30 dicembre, è nato in cielo “Domma”, parroco di S. Carlo da Sezze ad Acilia
Don Mario Torregrossa, diocesano, è stato il fondatore del Centro di Formazione Giovanile Madonna di Loreto.

Venerdi 2 gennaio alle ore 09:00, presso la Parrocchia S. Carlo da Sezze in Via di Saponara, Acilia, tutti i fedeli e gli amici si stringeranno intorno a “Domma” per la celebrazione solenne a lui dedicata.

Di origini siciliane, ma cresciuto e maturato nella Diocesi di Roma sud, quanti lo hanno conosciuto tra gli abitanti di Malafede, Infernetto, Axa, Palocco, Madonnetta ed Ostia non finiranno mai di ringraziarlo, ricordandolo con quanto sacrificio ed amore si è impegnato per i giovani del territorio, nonostante la sua sofferenza nella malattia ed il progressivo decadimento fisico.

E‘ stato per tutti, religiosi, fedeli, genitori e ragazzi un modello di vocazione “per” e “con” i giovani, testimoniata dai numerosi educatori che da 40 anni a questa parte si sono impegnati al suo fianco per una “Formazione Permanente” che è stata al tempo stesso azione educativa umana, sociale e cristiana.
Domma era solito raccontare con aneddoti la sua vocazione, ed in particolare il suo impegno per i giovani del territorio di Acilia-Palocco e di quanti ragazzi lo hanno seguito nella meravigliosa avventura di affido alla provvidenza. Proprio quella Provvidenza a cui oggi abbiamo difficoltà ad affidarci ma che fu il fondamento della missione pastorale di Don Mario, il cui carisma ha trascinato molte famiglie del territorio ad avere fede e successivamente a vedere sotto i loro stessi occhi come un giovane “curato di periferia” sia riuscito con perseveranza a realizzare il sogno di costruire un Centro polifunzionale dedicato agli adolescenti ed una nuova Parrocchia, nella allora povera campagna di Via Saponara (Zona Madonnetta).

Erano gli anni dopo il ’68 e molti dei ragazzi erano disorientati, alcuni anche in grave situazione familiare. Per quei ragazzi necessitava un clima educativo “specializzato”, idoneo alle loro reali necessità spirituali e morali. Era questo un impegno grave per i tanti educatori come Annamaria Migani, che al “Centro” avevano deciso ed accettato di offrire il proprio servizio, guidati da Don Mario, per il “recupero” dei ragazzi che avevano e ancora oggi hanno bisogno di essere guidati alla ricerca di: identità, sicurezza, certezza del domani, onestà, valore della vita. I bisogni primari mutano col mutare dei tempi. Ieri: il pane, le scarpe, i vestiti. Oggi: la comprensione, gli affetti, la partecipazione.


Numerose testimonianze attestano che quei giovani, e quanti hanno successivamente frequentato il Centro, se non tutti, almeno buona parte, accolti dagli animatori nello spirito laureano e di San Carlo da Sezze, sono passati dalla strada al Centro, alla società, a Dio.

(di Maurizio Martinelli)